Il nome Talet-e è un omaggio alla cultura e all’eredità dell’Antica Grecia. Nel 600 a.C., è stato proprio il filosofo di Mileto – il Talete che tutti noi conosciamo per il teorema relativo al triangolo inscritto nel cerchio – a gettare le basi per un rudimentale e primitivo motore elettrico. Talete scoprì infatti che un pezzo d’ambra a contatto con la lana, se strofinato, si caricava elettrostaticamente e riusciva ad attirare una piuma. L’ambra, in greco antico veniva chiamata “elektron”, per questo il fenomeno fu battezzato come “elettricità”.
L’individuazione del nostro logo, invece, nasce dalla rappresentazione dell’infinito: un simbolo che rappresenta in sé il divenire continuo e il movimento perpetuo: due mondi uniti tra loro che si intersecano, uno dentro l’altro, senza soluzione di continuità.
Ci è sembrato un logo perfetto e in linea con la mission di Talet-e: dare nuova vita ai motori endotermici e incentivare una mobilità elettrica e futuribile attraverso la trasformazione, l’innovazione di ciò che possediamo già.